La vita è una commedia
Brevi racconti, tra il serio e il faceto, sui fatti della vita
Giuseppe Pratissoli
Lodi, febbraio 1975. Non me ne intendo di calcio. Per caso, sabato scorso, ho giocato (mi servivano 300 lire di moneta) e per caso, domenica, ho vinto al Totocalcio.
Ho fatto 12 per essere più preciso.
Mentre controllavo la schedina sotto il portico di Piazza della Vittoria, dove ha sede la Ricevitoria, e man mano i risultati venivano, mi sono sentito meridionale, forse perché oggi, da emiliano emigrato per lavoro e matrimonio, faccio più caso a queste cose quando capitano al Sud, (che per quelli del Nord parte dal Po).
È stata questa la prima impressione, poi ne sono seguite altre: mi sembrava per esempio di star controllando la schedina di un altro: ero lontano dal pensare che potesse capitare a me una cosa del genere.
Sentivo commentare le altre persone sulle stranezze accadute e sulla “domenica di soldi” sicura. Sentivo parlare di una “partita sbagliata” che aveva fatto sbagliare tutti e di un pronostico rispettato e di risultato previsto nella partita che io avevo sbagliato.
Non avrei saputo rispondere né agli uni né agli altri sul perché dei miei “errori”. Avevo “caricato” la schedina ad orecchio, seguendo la musica dei segni più che “la guida” del giornale o dei pronostici e commenti dei colleghi di lavoro in ufficio, anche se fatti dal capo.
Non mi sentivo nemmeno d’imprecare contro la sfortuna di 1 sbaglio: avevo ricevuto una fortuna che me n’aveva evitati 12!
Ho telefonato a mia moglie (la mando al mare d’inverno), ma non mi ha creduto. Ho dormito tranquillo senza più controllare la schedina e senza conoscere la somma vinta (la televisione è al mare con mia moglie).
Mi sono svegliato pensando di aver sognato. Mi succede spesso.
Al lunedì, in ufficio ho avvicinato il collega che più di tutti s’intende di soldi, così tanto, così fa credere, che da tutti è soprannominato come “quel tale che se lo vedi buttarsi giù dalla finestra, non chiederti perché, buttati anche tu, ci dev’essere la sua convenienza!”
Sottovoce gli ho chiesto come si deve fare per prendere i soldi vinti al Totocalcio, con discrezione, come altre volte l’avevo avvicinato per sapere che cosa sono le azioni o le obbligazioni o come è meglio investire i risparmi.
In ufficio, al lunedì e gli altri giorni, sento parlare tanto di calcio e parlare di tutto (e sempre con sapienza), ma una domanda così il mio collega che s’intende di soldi non se l’era mai posta e non m’ha risposto.
Con l’indiscrezione tipica da donne di case popolari, la notizia è incominciata a passare. Nel mondo del lavoro in cui vivo, per il tipo che sono e nel giudizio degli altri, potevo aver vinto davvero!
Ho osservato le persone che m’hanno dato la mano, quelle che da lontano ne hanno parlato, e “i padri eterni” del lavoro che la loro posizione trasforma in “padri eterni” in tutto. Questi ultimi hanno fatto finta di niente. E non poteva essere altrimenti: chi spesso fa teatro, col comportamento e di lingua, se non c’è alcuna convenienza, non crede e non dà alcun valore agli altri e al teatro degli altri anche se costruito con arte.
Anzi, da uno di loro, senza voltarsi, parlando con qualcuno, ho sentito darmi del “coglione” per aver sbagliato una partita che non si poteva sbagliare! Ho sorriso. Avevo fatto apposta a sbagliare un risultato facile: come se in un “derby bianconero inventato” Fanfulla- Juventus avessi dato la vittoria alla squadra di Lodi!
Un “padre eterno”doveva pur trovarmi un errore! Non importava che, senza i l suo aiuto, ne avessi evitato dodici!
A voce o in silenzio, tutti poi m’hanno fatto temere le “tasse”. Il collega che s’intende di soldi m’è venuto in aiuto consigliandomi di tacere: è il modo migliore per poterle evitare. Ho sorriso di nuovo, per questo interesse di parte del sapere sui soldi.
A voce o in silenzio tutti mi hanno fatto temere di parlarne. Dal momento che ho incominciato a tacere e a smorzare il pensiero negli altri, la cosa è apparsa più vera e sicura.
Ho sorriso ancora una volta. Il mio scopo di conoscere le persone l’avevo ottenuto con questo scherzo d’aver vinto al Totocalcio. Riuscendo poi a uscirne senza rivelarlo.
Anche sul lavoro… La vita è una commedia!
“ La vita non è una commedia che puoi provarla prima. La devi vivere improvvisando.”
Vasco Rossi