Legato sino al XIX secolo al destino e alla storia della Reggia di Venaria, il Castello della Mandria viene destinato ad uso esclusivo e privato di Vittorio Emanuele II di Savoia I^ re d’Italia che condivise parte della sua vita privata, proprio al Castello della Mandria, con la moglie morganatica Rosa Vercellana (detta la Bela Rosin) nominata contessa di Mirafiori e Fontanafredda. Oltre 20 le sale aperte al pubblico  pervenute ad oggi completamente arredate dai preziosi manufatti, dalle opere d’arte, dai tessuti, dagli arredi e dalle suppellettili delle antiche collezioni sabaude.

Nel  1976 la Regione Piemonte acquistò tutto il patrimonio ambientale e architettonico del Parco, istituendo nel 1978 l’Ente di Gestione del Parco Regionale della Mandria. Dal 1997 il Castello della Mandria, insieme a tutte le altre residenze sabaude piemontesi, è Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Unesco).

La reggia di Venaria ( ël Castel ëd la Venerìa) è una delle residenze sabaude ed è  Patrimonio Unesco dell’umanità dal 1997.

La reggia di Venaria costituiva  la base per le battute di caccia dei Savoia nella brughiera torinese venne, nel tempo, ingrandita con innumerevoli corpi edilizi ed edifici dove lavorò anche il più importante architetto di casa Savoia, Filippo Juvarra. Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine reggia venatoria.

A seguire una serie di fotografie che mostrano i  le bellezze esplorate  dai NOSTRI TURISTI NON PER CASO.